Gennaro Colafelice - Poesie

Gradito giorno

O due dicembre del settantatré,
purificato dalla neve bianca,
tu farai spicco tra le tante date
che l'uomo traccia per la sua esperienza.
L'uom ti ha aspettato pien di riverenza
per rivedere in te il gran passato
quando automobile e motore a scoppio
non ingombravan strade, né la pace
coi lor rumor turbavano, né l'aria
l'esalazioni lor con il veleno
intossicando, morte ci affrettavano.
Gradito giorno, ch'io sempre sognai,
fa' che il ricordo tuo nel cuor dell'uomo
produca un pianto ed ei commosso pensi
come il motor l'ha reso assai diverso
da come la natura un dì lo volle.
Ei domina e fa presto, ma perché?
Cosa gli dà quest'ansia della corsa?
L'uomo diventa bruto con sue macchine,
borioso non gradisce più il Vangelo,
ei scaccia il vero e al falso amor s'appiglia
sì che deluso lo sorprende morte.
O due dicembre del settantatré,
tu sia il benvenuto di una serie
di giorni nuovi all'uomo che ti fé.

| << | >> |


| Indice | Biografia | Info |

© 2001 Gennaro Colafelice - Tutti i diritti sono riservati