Gennaro Colafelice - Poesie

Scendon l'ombre

Scendon l'ombre della sera
e la terra come alcova c'invita
al santo riposo.
Il sole è sceso dietro il limite
dopo l'ultimo sguardo;
un silenzio celeste,
come canto di Dio che ci accoglie
sul suo seno,
ci ammonisce a lasciare
ogni industria.
Chi lavora già sente
il peso d'un giorno;
e stanco ritorna a dimora.
Già ristorasi ognuno
e si appresta ad accogliere
il sonno che dolce ci porta
a una vita di sogno.
C'è chi indugia e, men stanco,
dilettasi alquanto attendendo
l'alta notte.
Dio manda la sua benedizione
sulle piante assetate,
sulle rocce e la terra bruciata,
sull'aria polverosa e inquinata,
sul bimbo addormentato che sorride
agli angeli del cielo,
su ogni uomo che sostiene
una fede verace.
Solo il ladro maledetto
s'appresta all'iniquo cammino
per turbare l'incanto.
Ma la quiete predomina
in quest'ora solenne
e un mondo stupendo risplende
nel cielo infinito.

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